L'attenzione dei mezzi di comunicazione nei confronti della prima edizione del Premio "Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute" è stata molto alta. Oltre a diversi articoli apparsi su testate giornalistiche cartacee e online, la RAI ha realizzato due servizi: il primo durante il telegiornale regionale campania del 9 marzo e il secondo di oltre sei minuti il 14 marzo nella rubrica Il Settimanale.
L'attenzione dei media ci stimola e ci aiuta a crescere.
Il Premio nasce con l’intento di ricordare la figura e il lavoro dello psichiatra e psicanalista junghiano Fausto Rossano, scomparso nel 2012. Si pone il duplice obiettivo di sensibilizzare, attraverso il linguaggio cinematografico e il confronto tra autori, esperti e testimoni, la coscienza sociale alla lotta contro lo stigma e i pregiudizi che circondano la sofferenza psichica nelle sue più varie accezioni e di promuovere la centralità delle persone nei contesti concreti della loro vita.
domenica 15 marzo 2015
sabato 7 marzo 2015
Vincitori prima edizione Premio "Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute"
Si è conclusa venerdì 6 marzo al Palazzo delle Arti di Napoli la prima edizione del Premio Cinematografico "Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute".
Sono arrivate oltre 60 opere da tutta Italia, ma anche dalla Spagna, Croazia e da autori italiani che lavorano in Africa. La scelta dei finalisti è stata difficile e ancor più quella dei vincitori.
A scegliere i film
una giuria di qualità presieduta da Titta Fiore, caporedattore Cultura e
Spettacoli del quotidiano "Il Mattino", e composta da Chiara Tozzi,
sceneggiatrice, scrittrice e psicologa analista, Ciccio Capozzi presidente
dell’Associazione Città del Monte, Sabrina Morena del Festival Spaesati di
Trieste, Barbara Massimilla psichiatra analista AIPA, presidente della rivista
Eidos cinema, psyche e arti visive.
Di seguito le opere premiate e le motivazioni:
Il Premio "Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute" viene attribuito ex
aequo per la sezione lungometraggi "Diritti alla Salute" ai film "Il viaggio di Marco Cavallo"
di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi e a "Lo stato della follia" di Francesco
Cordio.
I due film infatti
affrontano con stile e punti di vista diversi due aspetti di uno stesso,
cruciale problema: quello degli ospedali psichiatrici giudiziari.
"Il Viaggio di Marco Cavallo" pone su un
livello di soggettività narrante il viaggio e nel tempo e nel cuore della
questione degli Opg e la scelta della metafora (L'azzurro cavallo Marco) è efficace
e potente dal punto di vista simbolico.
"Lo Stato della Follia" racconta il
precipitare nella "follia" degli Opg dal punto di vista di chi l'ha
vissuto e lo vive, risolvendosi in una dolente documentazione di denuncia.
Entrambi dimostrano la felice sintesi tra narrazione di fiction e cinema della
realtà.
Il premio per la
sezione "Diritti alla Salute - Short Stories" è attribuito ex aequo a "La Valigia" di Pier Paolo
Paganelli e "Malatedda" di Diego Monfredini.
"La Valigia" affronta
una tematica molto dura, come l'Alzheimer, ma lo fa attraverso una riflessione
politica che, grazie all'animazione stop motion, trova
una cifra stilistica originale e densa di umanità. Gli strumenti
tecnico-espressivi sono padroneggiati in un ritmo narrativo che trova soluzioni
spiazzanti e originali ma tutte funzionali alla struttura. Di grande impatto la
voce narrante di Roberto Herlitzka.
"Malatedda" ha una
struttura narrativa che riesce a essere sospesa tra realtà e sogno ma individua
con concisa freschezza stilistica un percorso che tocca il malessere
esistenziale, evocandolo con delicatezza e grande cura estetico-poetica. Grazie
ad un controllo degli strumenti linguistici si esprime una felice sintesi tra misura
temporale, resa drammaturgica, forma e senso.
La giuria
attribuisce inoltre due menzioni speciali.
La prima al film
"Ubuntu" di Antonella Grieco, esemplare per come sa unire in un
linguaggio essenziale ma non privo di tenerezza, una tematica universale
femminile con lo specifico del multiculturalismo.
La giuria
attribuisce una menzione speciale "Giovani" al corto "Senectus ipsa
morbus" di Rosa Maietta. Impietoso, volutamente
sgradevole nell'impatto visivo e geniale nel coniugare l'abbandono senile con
il contrappunto televisivo.
Nel corso della cerimonia di premiazione è stato assegnato un premio speciale al regista Pupi Avati per il suo impegno sociale dimostrato attraverso le sue opere cinematografiche.
L'organizzazione ringrazia tutti per la partecipazione e da appuntamento al prossimo anno per la seconda edizione del Premio "Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute".
martedì 3 marzo 2015
Proiezione dei finalisti
Questi sono i film che verranno proiettati giovedì 5 marzo dalle ore 16.00 alle 20.00 al Palazzo delle Arti di Napoli per la 1a edizione del Premio "Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute".
Molti film meritavano di essere proiettati, ma l'ingente quantità di opere arrivate (oltre 60) e i tempi stretti non ci permettono di sceglierne di più. In futuro speriamo di poter dare spazio a molte altre voci.
Vi aspettiamo.
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